"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

16/02/2012 -
Il diario di Michele Nardelli
primavere
Riunione corposa quella odierna della Terza Commissione Legislativa. Dopo aver respinto la proposta di legge della Lega che proponeva la sospensione per due anni della Legge Gilmozzi sulle seconde case, paradigmatica di come questi personaggi pensano alla gestione del territorio, andiamo a trattare il Disegno di legge sull'amianto.

Dovrebbe essere una seduta senza sorprese, il testo è grosso modo concordato, ma così non è. Un po' perché la proposta di diversificare la quota massima di intervento pubblico nella bonifica fra enti locali (fino al 100%) e privati  (fino al 70%) non viene accettata dal consigliere Eccher, un po' perché si manifestano posizioni demagogiche sull'appannaggio finanziario della legge che pure è triplicato rispetto alla proposta originaria degli uffici, un po' infine perché queste cose dipendono dall'asprezza delle persone (in questo caso dei consiglieri presenti in commissione). Si conclude il dibattito generale e però non c'è il tempo per passare all'articolato. Che viene rinviato al prossimo 27 febbraio. In aula si andrà comunque a marzo per l'approvazione definitiva.

Il tempo per un toast, alla faccia del tempo disteso, e alle 14.00 ho in agenda un incontro con due funzionari di Microsoft Italia. Sono qui a proposito del Disegno di Legge "Norme in materia di adozione del software libero ed open source, dei formati, dei dati aperti e dei diritti digitali del cittadino", di cui sono primo firmatario per il gruppo consiliare del PD del Trentino. Una forma di pressione un po' al limite, ma sono incuriosito e l'affronto come una prova, insieme a Matteo Ruffoni ed Annalisa Tomasi che sono parte del gruppo di lavoro che ha elaborato il testo.

Dico ai rappresentanti di Microsoft che nonostante la nostra ampia autonomia di cui andiamo orgogliosi, anche il Trentino è soggetto alle normative europee in ordine alle leggi sulla concorrenza e al libero mercato. E che ogni nostra proposta di legge si colloca in questa cornice, anche se a volte vorremmo osare un po' di più. Certo è che oggi i soggetti che si muovono nel mercato del software non sono affatto sullo stesso piano, esercitando piuttosto ruoli di natura monopolistica che andrebbero messi in discussione proprio attraverso forme di diritto diseguale. Lo scopo della legge è quello di mettere tutti sullo stesso piano, pari dignità e pari diritti. Obiettivi elementari di libertà d'espressione e d'informazione, di iniziativa economica e di uguaglianza.

Non possono avere nulla da eccepire. Ma insistono sul fatto che Microsoft in questi anni è profondamente cambiata, che sull'apertura dei dati non ci piove e che sul piano della ricerca sono più avanti di ogni altro soggetto. Allora davvero non capisco il perché di tanta premura. Se non per il fatto che temono un effetto di contagio nel divincolarsi dal loro monopolio e del non beneficiare più di una rendita di posizione che costa ogni anno al Trentino non meno di cinque milioni di euro di diritti proprietari. Se questo accade per un piccolo territorio come il nostro, pensiamo ai profitti globali di questa multinazionale.

Ciò nonostante l'incontro è cordiale. Immagino che il loro pressing non si fermerà qui e che possa avere altri destinatari. Non sarà facile portare a casa la nostra proposta, ma l'incontro mi rafforza nell'idea che l'iniziativa andava fatta, che dovremo costruire conoscenza ed un quadro di adesione culturale nella politica trentina, che dovremo mettere in campo un azione diffusa sul territorio. In discussione non è la disputa fra software libero e proprietario, ma la libertà di navigazione.

E, a proposito di libertà di navigazione, mi sposto alla scuole elementari di Mattarello dove si svolge la presentazione di una nuova associazione che ha per nome "Docenti senza frontiere". Di che cosa si parli appare abbastanza chiaro. Interessante è come si è arrivati a DSF, attraverso un lungo lavoro di relazione fra l'Istituto comprensivo di Aldeno e Mattarello e le scuole di Bogutovac, nella profonda Serbia nell'ambito del Tavolo di cooperazione con Kraljevo. Che si è sviluppato nel corso degli anni attraverso altri ambiti di relazione e scambio e che oggi approda ad un'associazione che vuole andare oltre il proprio territorio. Perché "Docenti senza frontiere" è anche un sito internet già attivo da diversi mesi e che gode già di 15.000 amici in tutta Italia. Ed è anche un negozio equo e solidale online di materiale didattico, mettendo a sistema insegnanti, genitori e ragazzi in un'azione di auto sostenibilità. Come spesso accade quando si coinvolgono soggetti e istituzioni nella solidarietà internazionale, echeggiano parole che ricordano un modo vecchio di leggere le cose del mondo e allora provo a dire che occorre uno sguardo non banale, dove lo strabismo possa fornire una diversa profondità nel guardare al mondo. A questo servono le relazioni, comprendere il proprio presente.

E' giovedì grasso e la presentazione dell'associazione si chiude con le castagnole, i tradizionali (e buonissimi) dolci di carnevale.      

 

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