"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

29/03/2012 -
Il diario di Michele Nardelli
la Montecatini di Mori
Terza Commissione Legislativa provinciale, Cantiere Afghanistan 2014, incontro con il direttore del Museo tridentino di scienze naturali, Commissione Europa, incontro di lavoro al Forum, riunione del Gruppo consiliare, conversazione con l'associazione Maja che si occupa del conflitto israelo-palestinese, serata pubblica a Povo su lavoro, salute ed eredità del passato. Due giorni pieni, vediamo quali considerazioni ricavarne.

Nella riunione della terza Commissione legislativa di mercoledì pomeriggio abbiamo l'esame di due disegni di legge e di una petizione popolare. Disegni di legge si fa per dire. Il Consiglio provinciale è ingolfato di proposte di legge che si riducono alla modifica di qualche parola di una legge esistente, quando in realtà ci sarebbero altri strumenti consiliari più appropriati (le mozioni, gli ordini del giorno) per dare indicazione al governo provinciale di muoversi in una certa direzione. Oppure usare la legge finanziaria, uno strumento omnibus che può raccogliere modifiche legislative minori.

Il fatto è che la cultura istituzionale si è smarrita da tempo e allora si fanno proposte di legge non per proporre una visione o un approccio verso un determinato problema, con il solo scopo di far parlare di sé. Il Disegno di Legge comporta un iter complesso: la verifica di compatibilità dell'ufficio legislativo del Consiglio provinciale, l'apertura della legge nella Commissione competente, la fase di audizione con il coinvolgimento dei soggetti chiamati ad esprimere il loro parere, il dibattito in commissione e il dibattito in aula. E' inoltre pratica diffusa da parte di qualche consigliere presentare testi appena abbozzati all'ufficio legislativo così da farsi praticamente scrivere i disegni di legge. Oltretutto, sono costi altissimi.

In questo caso i disegni di legge sono espressione della lobby dei cacciatori, ben rappresentata (ahimè) in Consiglio e quando si giunge all'audizione delle associazioni ambientaliste ed animaliste, emergono proprio filosofie che non riescono ad entrare in comunicazione, due diverse umanità: l'idea dell'uomo signore del mondo a cui piegare tutti gli altri esseri viventi e la natura, incompatibile con una visione che pone gli umani in alleanza con la natura e gli altri abitanti della terra.

Arriva in Commissione anche la petizione contro la realizzazione del "crossodromo" di Coredo. Più di un migliaio di firme fra Coredo e Sanzeno rappresentano certo un'espressione significativa dell'orientamento popolare. Tanto è vero che se il Sindaco di Coredo viene a difendere l'opera, rivendicando la correttezza dell'iter seguito (ma i sindaci dovrebbero fare politica, non i notai), quello di Sanzeno dice che forse varrebbe la pena riconsiderare l'opera e la sua localizzazione in prossimità di centri abitati. Una crepa, anche se quest'ultimo Comune non ha gli strumenti per impugnarne la realizzazione. L'opinione prevalente fra i Commissari è quella che un ripensamento sarebbe opportuno, soprattutto perché la Provincia non ha ritenuto necessaria una valutazione di impatto ambientale dell'opera in questione. Ci si orienta per un sopraluogo, nella speranza che il Comune di Coredo non proceda a testa bassa.

Con Razi e Sohelia abbiamo avviato nei mesi scorsi un cantiere sul futuro dell'Afghanistan, buttando lo sguardo al 2014 quando le forze di occupazione se ne andranno dal  quel paese. Un modo diverso di pensare l'impegno per la pace che inizia con un film che racconta di un mondo a parte che vive sulle disgrazie del loro paese, fra diplomazia e interessi di potere. Un film non si fa con niente e però se non c'è la fame da esibire anche i fondi non sono così facili da trovare. Decidiamo di rivederci a breve per definire i insieme il percorso di iniziative da realizzare nei prossimi mesi e nel frattempo m'impegno nella ricerca del piccolo finanziamento per completare il loro lavoro.

Michele Lanzingher è il direttore del Museo di scienze naturali e sintonizzarsi sul tema del limite è pressoché spontaneo.  Così anche loro saranno coinvolti nel percorso del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani: le idee che escono sono accattivanti affinché i temi che insieme decidiamo di trattare non siano oggetto di uno dei tanti convegni con il rischio che sempre si corre dell'autoreferenzialità. Ci diamo qualche giorno di tempo per perfezionare una proposta e sono davvero molto contento dell'avvio di questa nuova collaborazione.

Quella sull'Europa è la quinta commissione provinciale. Quella un po' meno legislativa e un po' più politica, anche se la sua efficacia sino ad oggi si è scontrata con l'estraneità della politica all'Europa. Tant'è che la proposta di legge che la commissione aveva espresso si è arenata. Anche perché la mia sensazione è che in questo Consiglio la conoscenza dell'Europa, delle sue istituzioni, della sua realtà geopolitica, della sua stessa storia sia piuttosto approssimativa. E' anche l'impressione che ricavo dall'incontro della Commissione con gli esponenti dei movimenti giovanili che hanno fatto dell'Europa il loro motivo di esistere. Associazioni come Punto Europa o i Giovani federalisti europei che oggi incontriamo in vista della festa dell'Europa  il prossimo 9 maggio. In quella occasione ci saranno una serie di manifestazioni e una seduta speciale del Consiglio Provinciale che si riunirà congiuntamente con il Consiglio dei ragazzi e le associazioni europeiste. Temo le ricorrenze. L'Europa dovrebbe rappresentare un nuovo approccio sovranazionale, ma purtroppo siamo ben lontani da questo cambio di paradigma. Ne parlerò proprio martedì prossimo con le associazioni in un incontro seminariale che si svolgerà al Caffè delle Predare.

Salto un po' di cose e arrivo alla serata di Povo. Serena Tait propone il suo film sulla Montecatini di Mori, una storia di questa terra fra lavoro e mito del progresso, veleni e amarezze. Una storia come tante di amore verso il proprio lavoro e di fatica a far crescere le sensibilità verso l'ambiente e la salute delle persone. La serata si prefigge lo scopo di costruire un ponte di riflessione fra la vicenda Montecatini (Alumetal) e quella dell'amianto, in relazione alla recente sentenza di Torino e all'approvazione della legge di cui ero primo firmatario. E questo ponte viene percorso perfettamente da tutti i presenti all'incontro, fra le emozioni di immagini che mi riportano indietro di trent'anni e le pesanti eredità che ancora oggi ci portiamo appresso di un modello di sviluppo improntato sulle "magnifiche sorti e progressive" e sul profitto. Mi sembra un buon modo di parlarne che varrà la pena di replicare sul territorio. E che intendo riprendere anche in questo nostro blog.

Rientro a casa a tarda sera e avverto una mancanza. Nella sera fra mercoledì e giovedì, così senza fare rumore com'era nel suo stile e nell'eleganza dei suoi passi, ha finito la sua piccola esistenza terrena Duchessa, la più anziana delle nostre gatte di casa che ci ha accompagnati per quasi dieci anni. L'autorevolezza che ne veniva era indiscussa in tutti gli altri inquilini, a quattro o a due zampe che fossero. Ciao Duchi.

 

1 commenti all'articolo - torna indietro

  1. inviato da betaluna il 30 marzo 2012 13:02
    Salve,
    è possibile sapere l'ora dell'incontro di martedì al caffè delle Predare?
    Grazie

    elena baiguera beltrami
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