"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

31/03/2012 -
Il diario di Michele Nardelli
Paul Klee
"Etica e partecipazione. Facciamo un patto...": titolava così il programma con il quale mi sono presentato alle elezioni provinciali nel novembre 2008. Ci ritornerò fra qualche settimana, per provare un bilancio degli obiettivi che mi ero dato. Fra questi c'era la proposta di sviluppare uno spazio di dialogo politico e culturale fra gli elettori e la politica, una piattaforma di idee "per riannodare il filo di una comunicazione che si è interrotta nel perdersi della politica, nel suo smarrire la capacità di indagare sulla condizione umana". Un proponimento che nei mesi successivi alla mia elezione ha preso corpo nel progetto che abbiamo chiamato "Politica Responsabile".

Un sito web del tutto originale, dove si sono alternati fino ad oggi 44 direttori responsabili che hanno proposto altrettante tesi, sguardi lunghi sul nostro presente, altrettante sensibilità sociali, culturali, politiche, proponendo quasi mille fra recensioni di libri, film e documenti di approfondimento, in dialogo con i lettori che hanno fino ad oggi postato 592 interventi, pagine meditate nel merito degli argomenti proposti. Esperienza unica, osservata attentamente anche da lontano.

 "Politica responsabile" voleva esattamente essere questo. Non una nuova soggettività politica, non una corrente di partito e nemmeno, come qualcuno l'ha definita, salotto culturale del PD. Uno spazio di pensiero aperto, un luogo di confronto virtuale, nella fase più recente anche l'occasione per incontrarsi e dare un volto alle parole scritte. Insomma, come avevamo detto in occasione della presentazione, un atto di amore verso la politica.

Di questo abbiamo parlato in queste settimane e ci troviamo a parlarne oggi con un gruppo di giovani che sono stati nel corso di questi due anni direttori responsabili e animatori del confronto. Con un obiettivo dichiarato: fare in modo che siano loro i titolari di un progetto insieme politico e formativo, laboratorio per una nuova classe dirigente per il Trentino.

Non per rincorrere le mode e nemmeno per sostenere un certo orientamento politico rispetto ad un altro, ma per qualificare la politica attraverso le idee. In un analogo passaggio di tempo come quello che segnò la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, Robert Musil descriveva così l'azione parallela: "la necessità di portare nella sfera del potere nuove idee o, meglio, semplicemente idee".

Chi ha avuto modo di seguire in questi mesi il confronto sulle pagine di http://www.politicaresponsabile.it/ si è potuto rendere conto che i temi proposti sono stati affrontati a partire da approcci talvolta molto diversi, nel cercare di trovare nel dialogo sintesi nuove ed originali. Con Stefano, Fabio e Armando ci abbiamo dedicato pensiero e risorse ed è tempo per noi di fare un passo di lato, non per sottrarci ma per condividere un'esperienza e creare le condizioni per passare la mano dopo aver percorso un po' di strada insieme. Magari continuando a dare un apporto di idee e di esperienza.

Investire nella buona politica, questa era in fondo l'essenza del patto. Questo stesso diario di bordo ha cercato e cerca di darne cronaca quotidiana.
 

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