"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Prima ancora che finisca l'incontro devo spostarmi al Palazzo dell'istruzione a Trento nord, dove è previsto l'incontro fra i soggetti coinvolti o interessati a Millevoci, il progetto che da dieci anni si occupa di integrazione scolastica dei "nuovi trentini". Il 31 marzo scorso avevamo promosso - su iniziativa del Forum e dell'Assessorato all'Istruzione - un incontro fra i protagonisti di questo decennio di attività ed oggi ci troviamo per un secondo round, con l'obiettivo di dare un nuovo orizzonte capace di andare oltre l'integrazione nella direzione di inverare il concetto di piena cittadinanza. Sono molto soddisfatto che la proposta di rinegoziare il patto costitutivo di Millevoci abbia prodotto l'avvio di una discussione vera e di merito su quel che oggi significa integrazione e interculturalità. Decidiamo di formare un gruppo di lavoro che utilizzerà l'estate per l'elaborazione di una proposta, anche sulla base di un confronto che verrà aperto sul sito http://www.vivoscuola.it/, e di rivederci a settembre, di nuovo con i protagonisti di questi dieci anni di lavoro.
E' quasi mezzogiorno quando arrivo alla sede della Federazione trentina delle Cooperative. Ho appuntamento con Paolo Tonelli per avanzare la proposta di coinvolgere il sistema della cooperazione trentina nella verifica della tracciabilità dei prodotti israeliani provenienti dai territori palestinesi occupati e del loro boicottaggio. Discutiamo altresì sull'adesione della Federazione al Forum trentino per la Pace e i Diritti umani e di quel che potrebbe significare una collaborazione per ciò che riguarda una nuova declinazione dei temi della pace in ordine ai processi di deregolazione che le guerre moderne rappresentano e alle forme che tali processi assumono con la penetrazione della criminalità economica sul territorio trentino. Un approccio che trova il mio interlocutore molto interessato. Con Paolo ci conosciamo da una vita, le nostre storie si sono intrecciate in anni di impegno politico comune ma anche attraverso rotture e distanze dolorose. E' questa l'occasione per parlare di tante cose, del nostro rapporto con la politica e le rispettive linee di impegno, del Trentino e della sua classe dirigente, della necessità che avverto condivisa di adeguati strumenti e luoghi formativi.
E' l'una e mezza passata, un salto a casa per mangiare qualcosa e poi di nuovo in ufficio. Un ultimo ritocco al pezzo per "L'Adige" sul futuro della Valsugana e poi in sala Aurora per l'incontro del Comitato per la pace in Medio Oriente. Con un preambolo: l'incontro con Musallam Fays Abu Helu, professore all'Università "Al Quds" di Gerusalemme. Nell'incontro parliamo delle iniziative sin qui realizzate dalla comunità trentina e dalle sue articolazioni sociali ed istituzionali e programmiamo un'agenda di iniziative da mettere sin d'ora in cantiere, anche alla luce dei drammatici avvenimenti del 31 maggio scorso: una delegazione della nostra comunità in Palestina per consolidare le relazioni avviate ed avviarne di nuove, il boicottaggio dei prodotti israeliani realizzati nei territori occupati e l'iniziativa di "Terra Madre Trentino" prevista per il prossimo autunno dove saranno presenti alcune comunità del cibo palestinesi, le iniziative di scambio di natura culturale e formativa, il sostegno alle esperienze di dialogo fra le parti. Parliamo anche dell'embargo verso Gaza, l'impressione è che il blocco non sia più sostenibile e che la stessa comunità internazionale stia rivedendo la propria posizione sul governo di Israele, governo che sta portando quel paese su una strada folle e senza ritorno. Un confronto utile, serio, che mette in rete realtà consolidate e quelle più nuove come quella dei giovani universitari di Cinema Jenin Italy, davvero molto interessante. Si è fatta sera, ho voglia di casa.
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