"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

09/12/2010 -
Il diario di Michele Nardelli
Castelfirmiano
Il bilancio della Regione che andiamo a discutere oggi è sostanzialmente la fotocopia di quello dell'anno passato, solo dimagrito di 18,5 milioni di euro. Se poi andiamo a vedere come si articola ci si accorge che dei 451 milioni complessivi  quasi 200 sono destinati a funzioni delegate alle due province, 105 milioni se ne vanno per la previdenza e le politiche sociali e quel che rimane descrive il ruolo ormai largamente residuale di un istituto regionale che sopravvive a se stesso.

La relazione del presidente Luis Durnwalder è la fotocopia di quella dello scorso anno e del resto non può essere che così. Niente che non sia condivisibile, sia chiaro, ma anche nulla di nuovo. Potrebbe essere diversa, ma richiederebbe una svolta netta. O quantomeno una riconsiderazione del ruolo della Regione ma ciò comporterebbe una forte accelerazione nel cammino verso il terzo statuto di autonomia.  Quello in grado di chiudere il contenzioso sulle competenze (togliendo di mezzo ogni ipocrisia) e di aprire la pagina del pieno autogoverno nella cornice europea.

Anche il dibattito che ne esce è la fotocopia di mille altre discussioni, con l'aggravante che una parte della minoranza si mette a fare ostruzionismo, occupando tutto il tempo che possono spendere. Davvero non si capisce con quale sia la ratio, ma tant'è. Quando si fa ostruzionismo, in genere c'è  l'obiettivo di intavolare una trattativa su qualcosa, ma in questo caso non c'è proprio nulla. Solo qualche emendamento insignificante.

Ne esce una giornata tanto lunga quanto vuota, che si sovrappone agli impegni della serata e che quindi mi impedisce di partecipare all'incontro promosso in serata da Unimondo sui diritti umani o a quello sulla Palestina. Qualcosa di positivo viene dai messaggi che mi giungono relativi alla pagina della cultura uscita ieri su L'Adige. Mi arrivano diversi messaggi ed è carino incontrare persone per strada che ti fanno i complimenti per un testo che hai scritto, il che ti riconcilia con il valore delle parole.

Arriva anche la notizia della liberazione di Sakineh. "Salviamole la vita" avevamo detto in questi mesi e voglio immaginare che a qualcosa le nostre iniziative possano essere servite (purtroppo si rivelerà una notizia infondata).

Intanto si sono fatte le tre del mattino. Siamo costretti ad una maratona per il bilancio della regione, non oso nemmeno immaginare quel che accadrà la prossima settimana quando in aula arriverà la finanziaria della PAT. Gli animi si fanno esasperati, di fronte all'atteggiamento della destra italiana rieccheggiano fra i banchi sudtirolesi i toni del "los von Trient". Con un maxi emendamento sblocchiamo finalmente la situazione, la Lega appare isolata anche nel centrodestra, e finalmente chiudiamo. Sono le cinque. Si dovrebbe dire buona notte.

 

 

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