"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

30/11/2010 -
Il diario di Michele Nardelli
il progetto del nuovo teatro di Pergine

La discussione in Consiglio Provinciale della legge Finanziaria e del Bilancio della PAT sta entrando nel vivo. Concluso il confronto nelle Commissioni, venerdì 10 dicembre arriverà in aula per una maratona che occuperà il Consiglio per tutta la settimana successiva.

E' la scadenza politico amministrativa più importante nella gestione delle risorse dell'autonomia, in un quadro finanziario che per la prima volta viene ridotto rispetto all'anno precedente, con un taglio nell'ordine dei sessanta milioni di euro a cui si aggiungono le coperture sulle nuove competenze in materia di università e di ammortizzatori sociali. I quattro miliardi e seicento milioni di euro del bilancio sono destinati prevedibilmente a calare nei prossimi anni, ma sono risorse importanti che ci permettono di imprimere indirizzi e priorità.

E' questo l'oggetto del confronto fra il Gruppo consiliare provinciale e il Coordinamento del PD del Trentino: ci troviamo in un agritur di Cimone, dove i cellulari faticano ad essere raggiunti. Le coordinate di fondo sono già impostate e dunque i margini di azione si limitano ad indicare delle priorità in un quadro ormai piuttosto definito.

Ognuno dei consiglieri indica gli emendamenti che intende proporre per comporre un pacchetto di emendamenti e proposte da sottoporre al Presidente e successivamente all'aula. Personalmente ho in animo di presentare alcuni emendamenti che riguardano l'educazione permanente, l'acqua pubblica, la difesa dell'ambiente (liquami stalle, cave di porfido), il Parco Agricolo dell'Alto Garda... accanto ad alcuni ordini del giorno che sto perfezionando.

E' un po' la fotografia dell'azione del Gruppo consiliare: un grande attivismo dei singoli consiglieri a cui corrisponde l'assenza di una visione condivisa. Il segretario Michele Nicoletti mi sembra avvertirlo e cerca di ricondurre il lavoro consiliare ad alcune priorità che riguardano la competitività del Trentino e l'attenzione verso i giovani ed il loro futuro. Tutto questo richiederebbe però un ben altro concerto. Nel nostro gruppo, nel partito, nella stessa maggioranza.

Lo si può cogliere il giorno successivo, martedì, quando in terza Commissione arriva la petizione popolare contro la realizzazione del nuovo teatro all'aperto di Pergine Valsugana. E' un po' lo spaccato di quel che accade: una struttura costosa (cinque milioni di euro, per iniziare) e che viene realizzata fuori da un reale coordinamento provinciale (PSA, Pergine Spettacolo Aperto è una realtà privata); un finanziamento deciso nell'ambito della passata amministrazione provinciale (che peraltro vedeva la responsabilità sulla cultura in capo alla consigliera Cogo) in un quadro diverso di priorità e di risorse; una scelta urbanistica molto discutibile operata da una giunta comunale di centrosinistra autonomista; un PD locale che non sa che fare; un'opposizione alla realizzazione dell'opera partita (in ritardo) da persone che hanno come riferimento il centrosinistra; una risposta arrogante da parte del nuovo sindaco di Pergine Valsugana (di centrosinistra autonomista) che nemmeno sa riconoscere la dialettica sociale presente sul suo territorio; un'interrogazione mia e del capogruppo PD in Provincia che chiede un momento di riflessione; l'inerzialità di un provvedimento che tutti (a cominciare da Dellai) guardano con scetticismo e una giunta provinciale che non sa ritornare sui propri passi.

Quando mettevo l'accento sul fatto che la vera scommessa del PD avrebbe dovuto essere quella di costruire nuove e più avanzate sintesi di pensiero, pensavo esattamente alla necessità di dotarci di una visione nuova che appare ancora ben lontana. Eppure ci sono pensieri e approcci che provano a manifestarsi. Nel pomeriggio sono proprio a Pergine Valsugana ad incontrare un gruppo di persone impegnate professionalmente a far emergere l'anima dei territori. Parliamo di Paletsina, ma è come parlassimo del nostro territorio. Sintonie che non s'incrociano con la politica. E dovrebbe essere in primo luogo un nostro problema.

 

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