"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

15/07/2010 -
Il diario di Michele Nardelli
mela e chiocciola
In Consiglio prosegue la discussione sulla Legge di riforma sanitaria. Sul testo unificato uscito dalla Quarta Commissione legislativa "Tutela della salute in provincia di Trento" c'è un ampio consenso, ad esclusione dei consiglieri leghisti. Devo dire che i loro interventi esprimono posizioni di una povertà culturale davvero imbarazzante, tanto sull'assenza di qualsiasi approccio preventivo ("una legge per il malato", si dice), quanto sul dover ascoltare ancora le solite volgarità ("prima vengono i trentini"), odiose in genere ma oltremodo quanto in ballo c'è la salute delle persone.

Altri consiglieri del nostro Gruppo consiliare hanno seguito da vicino l'iter legislativo, ivi compresi emendamenti e ordini del giorno. La politica dovrebbe avere sempre una dimensione interdisciplinare ma ciò non significa che ciascuno di noi debba seguire tutto. Ci si è dati così una sorta di divisione delle competenze, che grosso modo corrispondono alle Commissioni legislative oppure ai saperi e alle sensibilità di ciascun consigliere. In questo caso ho seguito a distanza l'iter legislativo, affidandomi ai momenti di confronto che ci sono stati nel gruppo di lavoro del partito e alla sensibilità dei compagni di gruppo.

Un'occhiata ai giornali. L'Adige riporta il mio pezzo sul ragazzo polacco morto in un non-luogo del bergamasco sotto il tir arcense che guidava con un contratto di un altro paese. Ma riporta anche un pezzo di cronaca consiliare a dir poco scandaloso, dal quale sembrerebbe che a fronte del no al completamento della Valdastico del vicepresidente Pacher, gran parte del gruppo del PD del Trentino avrebbe avuto una posizione diversa, lasciando intendere una dialettica interna con delle aperture alla sua realizzazione. Non che il gruppo non abbia avuto su molte questioni posizioni diverse, ma non in questo caso, al di là dell'espressione di voto sulla versione finale della mozione. Con il capogruppo buttiamo giù una lettera di protesta, ma intanto mi chiedo cosa possano aver pensato i lettori e i nostri elettori. Gli altri quotidiani, per la verità, danno una versione corretta del dibattito in aula e delle posizioni espresse.

Il confronto in aula sulla sanità prosegue, si conclude la discussione generale, si votano gli ordini del giorno e inizia il voto sugli articoli e gli emendamenti. Senza sorprese. Domani non potrò seguire i lavori perché l'impegno assunto con Slow Food mi porta a "Terra Madre Balcani" in Bulgaria. Del resto il calendario ufficioso non prevedeva il proseguimento del Consiglio anche nella giornata di venerdì. Non parteciperò quindi al voto conclusivo, ma in questa occasione non ci sono problemi, il voto favorevole sarà molto ampio.

Finiamo alle 20.00. La serata vola via e la notte sarà ancora più breve. Prima di provare a dormire scrivo questo diario, che nei prossimi giorni avrà un registro diverso, quello della cronaca di viaggio da Sofija, non lontano da quei monti Balkan che danno il nome ad una delle cinque grandi penisole del Mediterraneo.  

 

 

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