"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

23/08/2010 -
Il diario di Michele Nardelli
don qujote
Le vacanze sono sostanzialmente finite. Rimetto mano all'agenda degli appuntamenti e provo a dare un ordine di priorità alle cose da fare. Due di queste hanno una loro urgenza.

La prima è di scrivere un commento relativo al reportage che il Corriere della Sera ha dedicato al Trentino e alla sua autonomia fatta di rimozione dei simboli risorgimentali e di privilegi. Verificherò nelle ore successive l'assonanza delle mie considerazioni (che trovate in prima pagina di questo sito) con la risposta di Lorenzo Dellai e di Giuseppe Ferrandi che del Museo Storico del Trentino (tirato pesantemente in ballo nell'articolo) è il direttore. E, come immaginavo, condiviso trasversalmente dal partito dei rancorosi.

La seconda urgenza riguarda il mio rapporto semestrale agli amici. L'ho scritto e poi scritto di nuovo, in considerazione alle cose accadute durante l'estate. Questa volta sarà qualcosa di diverso rispetto ai due precedenti, piuttosto che un elenco ragionato di attività svolte ho intenzione di proporre qualche considerazione politica e un'annotazione sul mio modo di interpretare il ruolo affidatomi dagli elettori. Ma richiede ancora qualche ritocco.

In realtà oggi lavoro sulla prima e davvero poco sulla seconda, che comunque preferisco inviare all'inizio di settembre, quando tutti sono meno distratti dal clima vacanziero.

Scorro le cose annotate e mi viene il magone. I disegni di legge sui quali sto lavorando (sulla zootecnia, relativamente al rapporto fra numero di capi allevati e terreno a disposizione delle aziende; sull'educazione permanente; sull'acqua pubblica; sulla cooperazione internazionale); il piano di lavoro sul futuro sostenibile della Valsugana; le proposte da mettere in cantiere per la Finanziaria 2011; l'attività del Forum ed in particolare l'avvio del programma sulla "cittadinanza euromediterranea"; le cose più strettamente politiche che investono il centrosinistra, il PD e le prossime scadenze elettorali e il rapporto fra tutto questo e l'iniziativa "Politica è responsabilità" quale luogo di fluidificazione di idee e pensieri; il tema del futuro della regione. Aggiungete un po' di dettagli e il quadro si compone.

In questi giorni i quotidiani locali affrontano il tema della privatizzazione dell'acqua a partire dalla scelta della Giunta provinciale di muoversi in prima persona, proponendo un proprio Disegno di Legge che prevede la facoltà dei Comuni di optare fra gestione in proprio del servizio idrico e quanto invece previsto dal provvedimento sulla privatizzazione assunto il 20 novembre scorso dal Parlamento italiano. Forse una condivisione del testo nella maggioranza non sarebbe stata male, personalmente considero questa proposta una base di lavoro e credo che ci sarà lo spazio per metterci mano e migliorarla, in Commissione e in aula. Ne scriverò nei prossimi giorni. Certo è che l'idea di avvalersi delle prerogative dell'autonomia per mantenere pubblica la gestione dell'acqua e mettersi al riparo dalle logiche privatistiche va percorsa fino in fondo.

Senza dimenticare che, rispetto al provvedimento nazionale, la via maestra sarà il referendum abrogativo per il quale sono state depositate un milione e mezzo di firme.

 

 

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