"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

27/09/2010 -
Il diario di Michele Nardelli
don quijote e sancho panza
Prende il via una settimana piuttosto faticosa. Mi consola pensare che c'è un limite fisiologico, ma intanto mi scopro a rincorrere gli appuntamenti che si sovrappongono per tutto il giorno. Mi arrabbio di questo ma se devo dirmi la verità ancor di più mi fanno incazzare le piccole meschinità che incontro, i muri ideologici che col cavolo che si buttano giù e con essi la riproposizione di vecchi schemi di pensiero.

Non è un problema di partito. Vale in generale, perché in questo Trentino che amo e del quale rivendico la diversità le barriere permangono, eccome. Perché nella maggioranza che governa la Provincia Autonoma di Trento non esistono ambiti di confronto e capaci di sintesi nuove e più avanzate, perché contano piuttosto le affinità riconducibili a vecchi richiami ideologici, perché conta molto di più la propria visibilità personale.

Così la fisionomia dell'azione di governo prende l'impronta dell'assessore di turno, non di una maggioranza in dialogo. Ci fosse una discussione pubblica, una sede istituzionale, un indirizzo da assumere, un voto da esprimere... nulla di tutto questo.

Ho proposto all'inizio della legislatura, almeno per gli ambiti che cerco di seguire, che vi fossero momenti di condivisione della maggioranza. Niente di tutto questo, piuttosto atteggiamenti stizziti. L'unico luogo di sintesi diviene il presidente, ma ne ha fin troppe di gatte da pelare e l'effetto è che ogni ambito esercita una sorta di reciproca non ingerenza...

Di tutto questo, comincio ad averne le tasche piene. Anche perché mi ritrovo a difendere impostazioni che spesso non condivido affatto.

I lettori si chiederanno con chi ce l'ho. Non mi va di personalizzare, ce l'ho con una maggioranza che non fa politica e che preferisce coltivarsi tante piccole aree di consenso. E con un'opposizione (ma anche nella maggioranza ci sono comportamenti analoghi) che, d'altro canto, salta su ogni carro possibile, su ogni giardino calpestato, su ogni istanza corporativa, pur di catturare qualche fetta di facile consenso.

La politica dovrebbe essere capacità di visione, non il rincorrere degli avvenimenti. Ne parlo con Nicola, un giovane grafico che ho conosciuto in questi giorni e che mi incuriosisce per la sua vivacità di sguardo. Questo stesso pensiero mi ritorna nel pomeriggio quando, in Terza Commissione legislativa, ci troviamo a discutere dei Disegni di legge sull'inquinamento industriale. Perché dopo aver fatto fuoco e fiamme, usato parole definitive, gridato all'attentato alla salute pubblica, si arriva ad un testo unificato che sostanzialmente mette d'accordo tutti. Anche la Lega, che pure sceglie di mantenere in vita il suo testo, quand'anche sia ormai ampiamente superato da quello unificato. Ho l'impressione che dei contenuti del provvedimento in questione non gli importi più di tanto e che invece quel che conta sia ciò che si può brandire in campagna elettorale.

Non c'è onestà intellettuale. E nemmeno senso delle istituzioni. Solo competizione, la politica è ricerca del potere e gara a chi disarciona gli avversari, con qualsiasi mezzo.

A tarda serata approviamo il testo unificato a partire dalle proposte della Giunta e di Kessler. E' importante togliere di mezzo la paura e poter avviare una discussione serena sul futuro della Valsugana. Che peraltro è già cominciata e che non si esaurirà in tempi brevi. Nel frattempo l'acciaieria dovrà attenersi a limiti più rigorosi nelle emissioni. Un positivo risultato, che sgombra il campo dall'emergenza ma che non rappresenta la soluzione del problema, che invece va ricercata in un modello di sviluppo che punti alla valorizzazione delle vocazioni del territorio. Un invito ai circoli del PD del Trentino e alle associazioni della società civile perché si passi ora a parlare pacatamente delle caratteristiche di un progetto di sviluppo autosostenibile per la Valsugana e il Lagorai.

 

 

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