"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

30/09/2010 -
Il diario di Michele Nardelli
Gli ultimi giorni di Stramentizzo

Terzo ed ultimo giorno della sessione del Consiglio provinciale. All'ordine del giorno ci rimangono un paio di mozioni e il DDL della Giunta sulla centrale idroelettrica di san Floriano. Immagino che si riesca a finire già in tarda mattinata, ma mi sbaglio di grosso.

Vorrei poter seguire la preparazione dell'evento che darà il via al percorso del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani sulla "Cittadinanza Euromediterranea", oggi la stampa locale ne parla con un discreto rilievo, ma i numeri (e le assenze) della maggioranza mi tengono inchiodato in Consiglio.

Affrontiamo la discussione sulla mozione di cui sono cofirmatario sulla cittadella militare di Mattarello. Dopo un po' di trattativa con Dellai, concordiamo un testo leggermente modificato rispetto a quello iniziale, che in buona sostanza si propone il ridimensionamento dell'opera. Della questione se ne parla da diversi anni, fin da quando come DP del Trentino raccogliemmo migliaia di firme per avviare una trattativa con il Ministero della Difesa per recuperare alla città le aree delle caserme di Trento sud. Dopo anni di negoziato, ne risultò una cosa piuttosto vantaggiosa per il Comune di Trento, 59 ettari da destinare a servizi, nuovo ospedale, verde, concedendone meno della metà per un nuovo insediamento militare.

Un'operazione urbanistica, certo, non un'iniziativa antimilitarista. Nel tempo in cui il Ministro della Difesa di questo paese è un ex fascista che si accorda con la sua collega Gelmini per introdurre nelle scuole l'insegnamento delle armi e delle tecniche di sopravvivenza, non mi pare che vi sia un'opinione pubblica propensa al superamento delle Forze Armate e all'abolizione degli eserciti. Al contrario semmai.

Che in questa terra si spendano denari per costruire caserme non mi piace affatto, ma la nostra autonomia si ferma di fronte alla competenza della Difesa, prerogativa "indiscutibile" dello Stato. Troviamo un pertugio nella trattativa, dovuto al fatto che l'Italia è con le pezze al culo, e proviamo ad inserirci. Così con un'interrogazione prima della nostra consigliera Sara Ferrari e con una mozione poi firmata da una decina di consiglieri proponiamo di andare verso il ridimensionamento della "cittadella". Il testo approvato va esattamente in questa direzione. Un piccolo ma significativo risultato.

Passiamo al punto successivo, il Disegno di legge sulla centrale di San Floriano. Collocata com'è al confine fra il Trentino ed il Sud Tirolo, la centrale portava proventi solo alla provincia di Bolzano. La proposta della Giunta ha dunque come obiettivo quello di riportare la cosa nella sua giusta dimensione: l'energia è questione strategica per i territori e quel che ne viene, in termini di responsabilità e di risorse, deve essere equamente suddiviso.

In commissione la proposta era stata sostanzialmente condivisa, ma in Consiglio apriti cielo. Un DDL specifico diventa l'occasione per un dibattito generale dai toni durissimi. E' davvero difficile comprendere come un'operazione strategica, che ha riportato in Trentino la produzione di energia che prima veniva realizzata dall'Enel e dall'Edison, possa essere giudicata come una forma di privatizzazione od esproprio verso i Comuni. Specie in riferimento a Dolomiti Energia, il cui pacchetto azionario è in larga misura controllato dai Comuni di Trento e di Rovereto.

Il dibattito diventa parossistico. Da parte della Lega viene messa sotto accusa la presenza di una quota privata in Dolomiti Energia, per cui si parla di società offshore e di risorse pubbliche che finiscono nei paradisi fiscali. Uno dei soci privati, "FT energia", che conta complessivamente l'11,8% del pacchetto azionario di DE, ha al suo interno una cinquantina di società che vengono dal Trentino, dall'Italia e da mezzo mondo. Fa sorridere che i talebani del liberismo facciano le pulci ad una società privata che raccoglie una piccola percentuale di azioni in un gruppo a larga maggioranza pubblica. E, in ogni caso, non si tratta di una presenza diretta ma indiretta. In un settore come quello dell'energia che a livello nazionale viene gestito dalle multinazionali, ivi compresa la lobby del nucleare, grazie alla demagogia della Lega diventa un caso la gestione pubblica dell'energia in Trentino. Siamo davvero al paradosso.

Quando quest'assurda discussione - che non centra un fico secco con la trattativa con il Sud Tirolo per la centrale in oggetto - si conclude, le minoranze approfittano di qualche assenza della maggioranza per far saltare il numero legale. Morale? Una discussione che avrebbe potuto concludersi  in mattinata si protrae invece fino alle 18.00.

In mezzo a tutto questo, incontri, riunioni, telefonate, messaggi. Fra questi l'incontro con Tommaso Iori che sta facendo la tesi di laurea sui sinti in Trentino: gli propongo di costruire insieme un'iniziativa nell'ambito del Forum e ci accordiamo in questo senso.

La giornata volge al termine. Ci tenevo ad andare alla costituzione del circolo del PD del Trentino di Mezzocorona ma l'energia è davvero esaurita.

 

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