"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

12/10/2011 -
Il diario di Michele Nardelli
pericolo amianto
Ho appuntamento alle 8.00 del mattino con l'inviata di Uno Mattina e la sua troupe televisiva, in Trentino per registrare una parte del servizio che la popolare trasmissione televisiva dedicherà al tema dell'amianto. Ci mettiamo d'accordo sullo svolgersi della mattinata e partiamo alla volta di Mezzocorona dove abbiamo appuntamento con Diego  Pancher per realizzare sul campo alcune interviste ad altrettanti testimoni dell'inquietante presenza dell'amianto negli edifici e nei capannoni della zona.

Iniziamo in località Rupe di Mezzolombardo dove ci viene segnalata una vecchia struttura, un tempo adibita ad allevamento di polli, completamente ricoperta di eternit. Le lastre di cemento-amianto mostrano i segni del tempo, crepe vistose che nel soffitto lasciano filtrare la luce del sole. Il capannone è lì, abbandonato da anni, accanto ad altre attività artigianali che quasi non sembrano curarsi del pericolo che incombe.

Lì viene raccolta la voce di Giancarlo Moresco, un ingegnere che in occasione dell'incontro che qualche mese fa organizzammo come Circolo di zona del PD del Trentino aveva portato una importante testimonianza sulla diffusione del problema. Tanto Diego quanto la giornalista della Rai provano a sentire se qualcuno di chi lavora a pochi metri dal manufatto ha qualcosa da dire, esprimere la preoccupazione o anche dire che non ci sono problemi. Incontriamo un vero e proprio muro di omertà e questo non è il Trentino che vorremmo.

Non si fa problemi invece Corrado Furlan, titolare di una carrozzeria che invece è seriamente preoccupato. Siamo nella zona industriale di Mezzocorona e quella che un tempo era una falegnameria oggi è un malandato capannone che funge da deposito di cose messe all'asta ed ora qui ammassate alla rinfusa. Ovunque lastre di eternit, in condizioni di fatiscenza. I suoi clienti l'hanno messo in guardia dalle conseguenze che possono venire alla salute sua e di chi lavora in quella zona da quelle coperture che si sbriciolano. E' visibilmente emozionato di questa sua apparizione in un programma nazionale, ma la paura per quelle lastre spezzate a dieci metri dall'entrata della sua officina è ancora più forte.

Anche una giovane signora, Manuela Tomasi, titolare di una ditta di lavorazione del marmo che sta adiacente allo stesso capannone vuole dare la sua testimonianza, se non altro in memoria di sua madre morta qualche tempo fa proprio di mesotelioma pleurico, il cancro dell'amianto. Lei vive lì, con il marito e tre figli, nell'appartamento che sta sopra il laboratorio artigianale, a ridosso di un tetto in eternit in evidente stato di degrado, ed è preoccupata perché ha vissuto da vicino il calvario della madre. La sua testimonianza risulterà davvero efficace.

Ritorniamo verso Trento, nel mio ufficio, dove mi intervistano in qualità di primo firmatario del Disegno di legge per la bonifica dell'amianto. La situazione dell'amianto in Trentino non è diversa da quella in altre regioni italiane od europee e temo che venga invece dipinta con toni allarmistici, invece di mettere in evidenza - accanto all'estensione reale del problema - tanto il lavoro di monitoraggio che la PAT ha realizzato nei mesi scorsi quanto le proposte legislative per incentivare la bonifica da parte dei privati.

Per una volta devo invece dire che il taglio del reportage che viene realizzato è rigoroso e sono felice che il giorno seguente la trasmissione dedicata all'amianto di "Uno Mattina" coincida con l'apertura formale dell'iter legislativo in Terza Commissione Legislativa. Davvero una bella cassa di risonanza per questa iniziativa legislativa che approderà in aula nella sessione consiliare nel mese di febbraio dell'anno che viene. Molte persone mi hanno chiesto in questi mesi quando la legge entrerà in vigore, così da avviare i lavori di ristrutturazione e di smaltimento dell'amianto potendo ottenere un contributo pubblico. Oggi possiamo dire di avere una prima certezza.

Sono queste proposte di legge che, accanto all'efficacia che riguarda la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini, possono lasciare il segno di una presenza.

 

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