"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

14/12/2011 -
Il diario di Michele Nardelli
vota antonio la trippa
Due giorni di confronto sulla manovra finanziaria e sulla relazione del presidente Dellai metterebbero alla prova anche la pazienza di Giobbe. Eppure la finanziaria rappresenta l'atto politico più importante di un anno di legislatura, nel quale le idee avrebbero la possibilità di esprimersi  con pienezza.

Il problema è che le idee qui dentro sono piuttosto pochine e che, ciò nonostante, c'è qualcuno che si prende un'ora intera, peraltro per ripetere cose già dette (spesso a vanvera) in aula. Da quei banchi arrivano anche interventi che si dicono d'accordo con la relazione di Dellai, tanto per descrivere lo stato confusionale che s'aggira nella minoranza.

C'è da dire che nella seconda giornata di dibattito, grazie soprattutto ad alcuni degli interventi dei consiglieri della maggioranza, qualche spunto interessante emerge. Ad esempio non è male che il consigliere Magnani si interroghi sullo stato del pianeta, fa piacere che il consigliere Lunelli proponga uno sguardo sul Mediterraneo o che il consigliere Anderle avverta - nel mio come in altri interventi - ragioni di rafforzamento della maggioranza.

Provo a dire quel che penso e lo trovate nella prima pagina. Un intervento che cerca di dare un orizzonte a quel che stiamo facendo e l'aula sembra meno distratta del solito. Dico cose esigenti. Ciò nonostante arrivano i complementi di molti, non solo del mio gruppo. Piccole soddisfazioni personali, se non altro ci si conquista un po' di stima. Il problema, però, è un altro. Quel che dovrebbe rappresentare il momento più significativo di confronto politico nel piccolo parlamento della comunità trentina si riduce purtroppo a pochi interventi ascoltabili e anche questo riflette lo stato attuale della politica. I giornali, il giorno dopo, si soffermeranno su altro.

 

1 commenti all'articolo - torna indietro

  1. inviato da Siedrick il 23 aprile 2012 00:14
    Paolo Bernardelli scrive: Una sforzo senza senso o un sacrificio in nome del "Bene Comune". Scrivo quando ormai si sono spente le luci delle sera e dopo una giornata di sincero turbamento per lo spettacolo molto triste in parlamento(fiducia a Berlusconi) sono un po' pi sereno per fare una riflessione. Oggi siamo tirati per la giacca sia da destra ma anche da sinistra. Il silenzio e l'attenzione sempre maggiore ogni qualvolta un leader dell'UDC si appresta a fare una dichiarazione alle televisioni. Mi rendo conto che senza un'analisi più ampia del semplice conteggio di voti dei due rami del parlamento non si può capire e dare un senso alla scelta di aderire o meno all'attuale governo. In questo momento le tensioni sociali sono molto elevate ma credo che aumenteranno per questi motivi:
    - frustrazioni per l'impossibilità di una nuova prospettiva legata a nuove idee e persone che reggono le sorti del governo- crescita nulla dell'economia e relativa recessione delle entrate (dovuta anche ad una maggiore evasione fiscale)
    - impossibilità di mantenere a questi livelli gli ammortizzatori sociali
    - pressione maggiore delle banche per un controllo delle linee di credito alle imprese- maggiore costo del debito pubblico (speculazione sui titoli di stato).
    Chi è in grado di sottrarsi al dovere di dare una risposta fattiva a questi elementi?La via delle elezioni anticipate penso che sia una scelta oggettivamente irresponsabile ma anche l'adesione al governo sarà onerosa in termini di voto per l'UDC a favore del PDL-LEGA (pochi capirebbero lo spirito di servizio che questa scelta comporta). A questo punto, invece di richiedere (vedi Casini) che l'attuale presidente del consiglio presenti le dimissioni per ridefinire il governo molto più comprensibile e condivisibile che si impongano degli obbiettivi di riforma a questa scelta.
    - riforma legge elettorale
    - riforma del sistema fiscale
    - piano di sviluppo PMI
    - concertazione con la LEGA sull'attuazione del federalismo (su questo punto non vorrei essere frainteso, ma Savino ha per me percepito in modo chiaro che il NORD Italia debba essere aiutato nella sua naturale propensione allo sviluppo verso il nord Europa, diventando traino per il SUD).
    I contenuti e la priorità degli obbiettivi di questa adesione sono l'unica possibilità di proposta comprensibile e condivisibile dalla base elettorale.
    Su questo penso che Savino e La Rosa per l'Italia abbiano argomenti e capacità di supportarle.
    L'Unico punto debole dell'UDC riuscire a porsi da subito su una linea precisa senza sostanziali scostamenti. Perché il lavoro di questi anni andrebbe in fumo.
    Buon lavoro e a presto per un incontro in regione Lombardia. c'è molto bisogno.
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