"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

21/12/2011 -
Il diario di Michele Nardelli
conoscenza
Conclusa la maratona sulla legge finanziaria 2012, ci si riconnette sulla programmazione delle "normali" attività politico-istituzionali, ovvero le proposte di legge, mozioni ed interrogazioni, nonché sulla programmazione del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani.

Andiamo per ordine. Dopo un anno di gestazione deposito il Disegno di legge "Norme per favorire la nascita di autonome comunità di studio e per l'apprendimento permanente". E' il risultato di un lavoro che ha coinvolto un gruppo di una decina di persone che seguono per professione, interesse personale o passione il tema dell'educazione degli adulti e della conoscenza.

Quello dell'apprendimento permanente rappresenta un terreno importante di risposta alla crisi e, più in generale, per abitare un tempo in rapida trasformazione. Anche in questo caso si tratta di ripensare il modo con cui guardiamo alla formazione, non più appannaggio di una parte della nostra vita (quella giovanile) ma disteso sull'intera esistenza. Nella consapevolezza che se non vogliamo subire i cambiamenti che modificano il nostro quotidiano, dobbiamo attrezzarci con strumenti e chiavi di lettura sempre nuovi.

La proposta di legge (che potete trovare nella prima pagina) è fortemente innovativa e incardinata attorno alla valorizzazione e promozione dell'educazione informale, ovvero di tutte le forme di incontro spontaneo per il piacere di conoscere (circoli di studio, gruppi di lettura, gruppi di viaggio, giurie popolari...) e di confrontarsi collettivamente.

Metto a punto i dettagli per una mozione sulla Colonia Pavese, la storia infinita di un edificio di pregio in uno dei luoghi più belli del Trentino, sul lungolago di Torbole. All'inizio del Novecento era il Grand Hotel, poi un luogo di cura e preventorio, poi ancora ospedale di guerra, ancora colonia per bambini della provincia di Pavia e infine dismesso e lasciato in stato di abbandono dal 1975 ai primi anni del duemila, quando all'incuria si sostituisce un assurdo progetto di ristrutturazione, tanto costoso quando sbagliato. E così la Colonia Pavese è ancora lì, in stato di degrado nonostante l'intervento. La mozione che sto preparando sposa l'idea di farne uno stabilimento termale di qualità: le condizioni ci sono e, a quanto pare, anche le disponibilità dei soggetti economici della zona per farne un proposta di qualificazione turistica, ben diversa dai negozi cinesi che inevitabilmente farebbero capolino seguendo la vecchia ipotesi di ristrutturazione.

L'acqua termale, la valorizzazione di prodotti di qualità del territorio che hanno tra l'altro proprietà curative (l'olio e l'uva, tanto per cominciare), la possibilità di mettere a sistema i Comuni e due Comunità di Valle, ma anche il Parco agricolo del Garda, potrebbero farne un progetto di qualità sul quale richiedere l'accompagnamento della Provincia.

Sempre con maggiore frequenza emerge il tema del fare sistema territoriale. E', quello della coesione sociale, un altro nodo decisivo, al pari della conoscenza, per affrontare un tempo incerto che richiede valorizzazione dell'apporto di tutti, apertura mentale e approcci multidisciplinari. Riguarda ogni frammento sociale, la politica come la società civile. Ne parlo con il presidente Dellai in un colloquio sul dopo finanziaria. Se ne parla al Centro di formazione alla solidarietà internazionale con Marianella Sclavi, in occasione della presentazione del libro "Confronto creativo". Che affronta esattamente il tema delle nuove forme di partecipazione, a fronte della crisi dei corpi intermedi.

Insieme un metodo, che si avvale di tecniche di coinvolgimento e di partecipazione che vanno oltre il tradizionale principio di maggioranza, e un contenuto, ovvero la consapevolezza che a contesti nuovi devono corrispondere parole appropriate, la rivisitazione delle categorie interpretative, nuove sintesi di pensiero. Per prendere atto che su questo secondo aspetto c'è davvero molto da lavorare.
 

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