"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Incombe tanto nell'avvio del dibattito consiliare sulla finanziaria, come nella riunione straordinaria del Consiglio convocata nel pomeriggio per discutere due mozioni delle minoranze sulla politica industriale della PAT, la situazione di incertezza che viene dalla manovra del governo Monti in ordine all'applicazione del Patto di Milano sulle nuove tasse che verranno pagate in Trentino e la quota da riservare all'erario. Denari la cui destinazione appare incerta ma sulle quali l'emendamento presentato dalla delegazione parlamentare trentina almeno tiene aperta la trattativa.
Accolta? Respinta? L'incertezza viene dipanata solo in tarda serata con l'accoglimento, il che però ci dà garanzie solo sulla trattativa mentre, nel frattempo, questi soldi verranno incamerati dallo Stato. Sono in ballo decine di milioni di euro che si aggiungono ai sacrifici imposti dalla manovra nazionale.
In queste stesse ore la città è attraversata da gruppi di lavoratori in sciopero contro la manovra del nuovo governo che si riuniscono davanti al Palazzo del Governo, numerosi insegnanti affollano (fino a non poterli contenere) la sala della cooperazione tanto da essere dirottati in Piazza Dante, altri lavoratori precari presidiano il palazzo della Regione: domina insomma l'incertezza sul futuro, fatta da criticità sociali acute ma anche stili di vita non negoziabili e sacche di privilegi. Perché è certo che se cresce la fatica a far quadrare i conti a fine mese, è altrettanto vero che decine di migliaia di persone affollano i mercatini e i centri commerciali, in una spirale consumistica che non ha niente a che vedere con la sobrietà che da più parti s'invoca.
La sobrietà non è sinonimo di miseria o di povertà, è stile e misura invece. L'eleganza non è un vestito costoso, è lo specchio del tuo animo. Quello che trasmette Vinicio Capossela agli studenti nella Facoltà di lettere parlando di Ulisse e delle creature degli abissi, in fondo al mare o nella nostra quotidianità. Quella che regala alle quasi mille persone che affollano l'auditorium Santa Chiara nel concerto serale nel cuore della balena. Che poi non è solo un concerto, è uno spettacolo teatrale e un recital di poesia. Che ti coinvolge nel fascino dei suoni e delle parole. Senza risparmio, in una cosa che cresce con lo scorrere della serata, fino a dopo mezzanotte quando ci regala il pezzo conclusivo, Le Sirene, che ti entra dentro e ti interroga sul senso delle nostre vite.
"Le sirene ti parlano di te0 commenti all'articolo - torna indietro