"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

23/11/2011 -
Il diario di Michele Nardelli
Roncegno
Il primo appuntamento della giornata è alle 8.30 con Claudio Boniatti, responsabile della Uisp, acronimo di Unione italiana sport per tutti. L'associazione fa parte del Forum ma non sempre i collegamenti funzionano e ci si rende conto che lui sa ben poco di quello che fa il Forum così come al Forum abbiamo una conoscenza approssimativa dell'attività di questa associazione. La cosa interessante è che, nello scoprirsi, viene fuori una grande sintonia di approccio ed anche di possibilità di costruire tratti di lavoro comune, a partire dalla montagna come spazio che segna il limite (tema che caratterizzerà l'attività del Forum per tutto il 2012). E dall'attività cinematografica rivolta ai giovani che da qualche anno perseguono nell'ambito del Filmfestival internazionale della Montagna. Mi racconta di esperienze cinematografiche legate a progetti di cooperazione in Colombia e nei Balcani, così da scoprire che alcune delle cose di cui mi vuole parlare già le conosco per averle io stesso avviate negli anni passati. Com'è strana la vita.

Faccio appena in tempo ad arrivare puntuale all'ospedale Villa Bianca dove devo sottopormi alla risonanza magnetica ad un ginocchio malandato. Effetto Palestina, mi dice Angioletta che di queste cose se ne intende. Finita la TAC mi attende un'altra visita specialistica, questa volta al S.Chiara, dove è il braccio ad essere oggetto di osservazione. Grazie a quindici giorni di punture di cortisone il dolore se ne è andato. Rimane l'incertezza sulla natura del dolore, che la visita non scioglie. Mi dicono, dopo un'ora di attesa nonostante l'appuntamento, che se riappare bisognerà compiere altri accertamenti. Consiglio rassicurante, che non meritava né il tempo perso, né il ticket pagato.

Un salto a casa e poi di nuovo al Forum che, come i lettori di questo blog possono percepire, impegna una parte non trascurabile del mio tempo. Interpretazione del mandato consiliare che a qualcuno potrà sembrare discutibile ma se vogliamo far uscire la pace dei suoi stanchi rituali non può essere che così. Ci troviamo per dirci che la primavera araba è troppo importante per lasciarla naufragare nel buio della repressione militare, in Siria come in Egitto. E così ci diamo appuntamento per sabato prossimo, alle cinque del pomeriggio, come un anno fa in piazza a Trento. E per un successivo appuntamento invitando in Trentino un rappresentante dell'opposizione siriana.

Mi chiamano dal quotidiano L'Adige per ridurre il testo sul "dopo Berlusconi" e così ci metto mano prima e subito dopo l'incontro con il gruppo di lavoro che ha lavorato con me nella redazione del Disegno di Legge sul tema dell'apprendimento permanente.  Siamo ormai agli ultimi dettagli dell'impianto legislativo, che introduce il riconoscimento e la valorizzazione di tutte le forme di apprendimento informale, attraverso la messa a disposizione di servizi che ne possono facilitare il diffondersi.

In questi anni ci siamo detti più volte che la conoscenza rappresenta la chiave per affrontare un tempo nuovo, la vera risposta alla crisi. Ma la conoscenza non può essere confinata nella cornice dell'apprendimento formale, né in quello - pur importante - dell'educazione degli adulti. Il Disegno di Legge che ora verrà condiviso nel gruppo consiliare e a breve presentato in Consiglio, è la quinta proposta legislativa che mi vede come primo firmatario, dopo quelle relative alle Filiere corte (LP 13/2009), ai Fondi rustici (LP 3/2011), alla bonifica dell'amianto (che arriverà in aula a febbraio), al Software libero (che ha iniziato da poco l'iter consiliare). Speriamo di portare a casetta anche questo.

Proprio della legge sull'amianto parliamo il giorno successivo nel gruppo di lavoro della Terza Commissione Legislativa incaricato di unificare la proposta legislativa del PD del Trentino con quella del consigliere Claudio Eccher. Il nostro DDL costituisce l'ossatura del testo unificato, ma il confronto con i funzionari dei due assessorati coinvolti, quello della sanità e quello dell'ambiente, non è affatto scontato anche perché l'impatto finanziario degli interventi a sostegno della bonifica è tutt'altro che irrilevante. Per questo nell'incontro insisto affinché il meccanismo previsto di individuazione della pericolosità dei manufatti e di gradualità degli interventi di bonifica sia la strada maestra per sbloccare una situazione che rischia un'ulteriore paralisi paradossalmente per effetto della vastità del problema. Ci riconvochiamo per licenziare il testo unificato il prossimo 5 dicembre.

Finito l'incontro vado a Palazzo Geremia dove c'è la presentazione dell'ultimo libro di Paolo Rumiz "Il bene ostinato". Il libro e l'incontro di oggi sono dedicati al lavoro del Cuamm, l'associazione dei Medici con l'Africa, la prima organizzazione non governativa in campo sanitario riconosciuta in Italia. E' infatti dal 1950 che opera per il rispetto del diritto umano fondamentale alla salute e per rendere l'accesso ai servizi sanitari disponibile a tutti, anche ai gruppi di popolazione che vivono nelle aree più isolate e marginali. Una sede in Italia, 7 uffici di coordinamento nei paesi africani in cui opera (Angola, Etiopia, Kenya, Mozambico, Tanzania, Uganda, Sudan), numerosi gruppi di sostegno sparsi nel paese, Medici con l'Africa Cuamm è oggi presente sul campo con 37 progetti ma soprattutto con un lavoro continuo basato sulla conoscenza dei luoghi e sul rispetto delle culture locali. Che nella cooperazione è tratto decisivo.

Non ho ancora letto quest'ultimo lavoro di Paolo Rumiz e credo che un motivo ci sia, riconducibile ad una nostra recente conversazione e al titolo stesso di questo libro, dal quale si evince una divisione del mondo fra bene e male nella quale non mi riconosco. Perché questi concetti sono così intrecciati nelle nostre vite, che questa separazione mi appare fuorviante e manichea. Perché oltre alla banalità del male, c'è anche quella del bene. Perché il criminale non è un mostro e la guerra è la "condizione dell'anima", presenza archetipica della vicenda umana. Lo so, dovrò superare il pregiudizio e andarmelo a leggere.

Saluto Paolo alle prese con le dediche e vado a Roncegno, dove è previsto uno degli incontri del tour trentino del nostro Gruppo consiliare "L'autonomia nell'epoca della crisi". Il mio fondo che oggi "L'Adige" pubblica in prima pagina è lo spunto da cui partiamo con Luca Zeni nel confronto con i presenti. Ne viene una discussione politica a tutto tondo, con molti interventi anche critici ma di spessore, che spazia dal territorio alle questioni globali. Che mi conforta nell'utilità di interrogarci sul senso e nel porre la necessità di "reinventarsi" nel rapporto che abbiamo tanto con l'uso delle risorse, quanto nelle nostre relazioni. Che la politica si debba porre queste domande non è affatto scontato. Che emergano in questo bel paesino della Valsugana dal fascino europeo, in una serata promossa da un partito, nemmeno.  

 

0 commenti all'articolo - torna indietro

il tuo nick name*
url la tua email (non verrà pubblicata)*

Link ad altri siti

  • link al sito Sifr - la solitudine della politica
  • osservatorio balcani
  • viaggiare i Balcani
  • link al sito Forum trentino per la pace e i diritti umani
  • Sito nazionale della associazione Sloow Food
  • link al sito dislivelli.eu
  • link al sito volerelaluna.it
  • ambiente trentino
  • pontidivista
  • Sito ufficiale della Comunità Europea