"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

03/12/2011 -
Il diario di Michele Nardelli
Generazioni
Il sabato dovrebbe essere giorno per curare la casa e tirare il fiato almeno un po', così la domenica. Utilizzo il sabato mattina per aggiornare il sito mentre nel pomeriggio si sovrappongono un sacco di cose e per forza sono costretto a scegliere a quali partecipare e a quali no. L'elenco ci dice della vivacità di una terra: il doppio appuntamento con Zygmunt Bauman alla Cooperazione e alla casa editrice Erickson, l'assemblea degli iscritti al PD del Trentino, l'assemblea dell'Associazione Progetto Prijedor. Sarei invitato anche alla presentazione a Telve dei formaggi di malga, in quella Valsugana che richiede proprio di sapersi reinventare a partire dalle sue antiche vocazioni. Nel pomeriggio anche la triste sepoltura delle spoglie del consigliere provinciale Giovanni Battista Lenzi restituite dall'oceano Atlantico che l'aveva inghiottito con i suoi compagni di viaggio di ritorno dal Brasile.

Scelgo di andare nel primo pomeriggio all'assemblea del PD del Trentino. E' un appuntamento che non posso certo disertare e poi mi interessa molto capire come gli iscritti vivono questa particolare e delicata fase della vita del paese e della nostra provincia. Perché, a differenza di qualche giorno fa, ho la sensazione che andremo presto alle elezioni.

La sala del Museo tridentino di Scienze Naturali è piena e i posti a sedere non bastano, molta gente in piedi. L'incontro è introdotto da un breve intervento di Giorgio Tonini nella sua funzione di presidente dell'assemblea, in cui descrive il contesto in cui è nato e si trova ad agire il nuovo governo. Lo trovo molto appiattito sull'azione di Mario Monti e sulle tre parole d'ordine con il quale ha annunciato il suo programma: rigore, crescita ed equità. Il fatto è che nella manovra che si va profilando c'è molto rigore, ma ben poca equità e quanto alla crescita difficile dire se mai ci sarà e se sia poi così auspicabile.

Di tenore piuttosto diverso l'intervento del segretario Michele Nicoletti che, pur evocando un  parallelo con la ricostruzione del dopoguerra, prova ad indicare le linee guida di un partito europeo, che guarda al contesto globale e al mediterraneo, dove tutti sono chiamati a fare la propria parte ma che non nasconde la natura della crisi e le diseguaglianze sociali, che s'interroga sulla sostenibilità di un modello di sviluppo che ci ha portati in questa situazione, che richiede sobrietà anche da parte della politica.

A seguire gli interventi di circa trenta iscritti nel rigoroso rintocco uguale per tutti dei cinque minuti. Richiesta di sintesi più che mai opportuna proprio per favorire l'ascolto di chi ha meno di altri l'occasione di esprimere la propria opinione. Ragione per la quale decido di non intervenire, anche se qualcosa da dire ce l'avrei.

Devo dire che la prima cosa che emerge dagli interventi è una grande pluralità di voci e di opinioni, talvolta anche distanti fra loro, che testimonia certo una vivacità di posizioni ma anche la difficoltà di costruire sintesi  politico culturali. Quel che emerge più di ogni altro aspetto in questa assemblea, anche a registrare l'intensità degli applausi, è la proprio la preoccupazione di non appiattirsi sull'azione del nuovo governo, evitando quella che da più parti viene indicata come l'abdicazione della politica. E l'intervento di Laura Froner che di abdicazione della politica non vuol sentir parlare è forse quello che risulta più sconcertante e accolto più tiepidamente.

Non è ancora chiara la manovra del governo, ma gli interventi che nella sala parlano di iniquità sono molti (e quelli di Lorandi e Pinter in primo luogo). In serata le facce scure della delegazione del PD parlano da sole e quelle del giorno successivo delle organizzazioni sindacali sono ancora più eloquenti.

Interessante anche il fatto che in diversi interventi il concetto di limite nello sviluppo emerga come tema da mettere nella nostra agenda e questo forse qualcosa significa. Così come il richiamo nei brevi video che vengono proposti alla nonviolenza (Aung San Su Ki) e alla dittatura del PIL (Robert Kennedy).

Alle 17.30 mi sposto a Gardolo dove, nel grande salone affollatissimo della Erickson, è prevista la presentazione del libro di Bauman edito proprio  da quella casa editrice. L'artefice di tutto questo è Riccardo Mazzeo, persona squisita con il quale ho avviato in questi anni un dialogo culturale e politico a cui tengo molto. E' lui ad introdurre l'incontro con il vecchio filosofo e nelle sue parole c'è molto di questo nostro dialogo. Bauman lo ripaga con il dirgli che il vero autore del libro "Conversazioni sull'educazione" che lì si sta presentando insieme alla nuova libreria è proprio lui, Riccardo Mazzeo.

Zygmunt Bauman dice cose di buon senso in cui è facile ritrovarsi. Dice ad esempio ai ragazzi del Liceo da Vinci che lo interrogano che l'ingiustizia e la violenza di questo mondo non generano - come si è visto nel corso del Novecento - un diverso futuro ma solo campi minati. Dice che la quantità di informazioni non crea necessariamente conoscenza bensì apatia e nebbia in cui tutto si confonde e si giustifica. Dice che quel che si impara nelle università serve ben poco perché la rapidità delle trasformazioni richiede una formazione che sappia adattarsi e cambiare in corsa i propri strumenti interpretativi.

Ma per riprendere il dubbio di Paolo Ghezzi su L'Adige di oggi, Bauman appare ai miei occhi un grande poeta del vecchio mondo piuttosto che il profeta di quello nuovo. Anche perché i profeti non li si riconosce in vita, non godono di grandi onori, anzi di solito muoiono soli e inascoltati.

 

0 commenti all'articolo - torna indietro

il tuo nick name*
url la tua email (non verrà pubblicata)*

Link ad altri siti

  • link al sito Sifr - la solitudine della politica
  • osservatorio balcani
  • viaggiare i Balcani
  • link al sito Forum trentino per la pace e i diritti umani
  • Sito nazionale della associazione Sloow Food
  • link al sito dislivelli.eu
  • link al sito volerelaluna.it
  • ambiente trentino
  • pontidivista
  • Sito ufficiale della Comunità Europea